domenica 5 luglio 2009

Che male ti ha fatto la casalinga di Voghera?

Che male mi ha fatto? La casalinga di Voghera va abbattuta!

Ma va?! Perché?

Prima di tutto, quando la sento nominare, mi viene subito in mente Iva Zanicchi, e già solo per questo…

Ma che c’entra la Zanicchi che neppure è di Voghera?

E non lo so. Ma da quando, durante la campagna elettorale che portò per la prima volta il Silvio al governo, in una trasmissione televisiva, ebbe ad esclamare, proprio a proposito di quest’ultimo:

“Ma che ci costa? Noi proviamolo! Poi, se non va bene, lo cambiamo!” io, da allora, la abbino alla casalinga di Voghera, pur sapendo che non è di Voghera e non fa la casalinga!

E allora?

Una volta, parlo dello scorso inverno, presi un giorno di ferie e ne stavo approfittando per aggiustare la tapparella della cucina che s’era incastrata e rimaneva chiusa da una settimana, talché dovevo operare in cucina con la luce accesa anche di giorno.

Ancora mezzo assonnato, premo il tasto del televisore per qualche TG e mi preparo intanto gli arnesi occorrenti alla bisogna. Il mio televisore è uno di quelli del vecchio stampo e ci mette un po’ di tempo a riscaldarsi. Mi ero ormai pure dimenticato di averlo acceso, quando sento squillare il telefono. Alzo la cornetta, ma il telefono mi dà libero. Riattacco, e lo sento ancora suonare. Poi mi accorgo che non è il mio telefono a squillare, ma è Magalli dal televisore che chiama un concorrente a non ricordo più che tipo di gioco imbecille.

Quando una voce risponde “pronto” allo squillo del Magalli, resto quasi imbambolato a guardare il seguito della cosa.

Magalli: - Pronto. Qui è Magalli... Lei è collegata con la trasmissione (mi sono scordato pure il nome... Piazza pulita... Piazza d'armi... insomma una piazza del genere) Chi è al telefono?

Voce femminile: - Sono io. Complimenti per la trasmissione! ( Che te possino ammazzà!)

L’assistente di Magalli (devo dire, una bella trifolona): - Grazie, signora. Qual è il suo nome?

Voce: - Sono Annamaria!

Magalli: - Ah, Annamaria. Che bel nome! (Che bel nome Annamaria?! Mah!) E da dove chiama?

Annamaria: - Da Voghera. (Eccallà!)

Magalli: - Ah, da Voghera! Bene! (Se non era Voghera, mica tanto bene!) E cosa fa di bello nella vita?

Casalinga di Voghera: - Sono casalinga. (E che può fare di bello nella vita una che alle 9 e tre quarti sta a casa? O la casalinga o sta in ferie per aggiustare la tapparella della cucina, no?)

Mag.: - Guardi, signora. Lei può vincere il nostro montepremi che assomma a 300 euro, ma…

CdV. : Uh, che bello! Così mi compro un ferro da stiro nuovo e pago una rata del mutuo casa! (Una rata del mutuo casa con 300 euro? E dove vive la signora in un pollaio?)

Mag.: - Sì, Annamaria, ma lei prima deve rispondere ad una semplice domanda. Se la risposta sarà quella giusta, vincerà il nostro montepremi, che non è molto, ma è pur sempre una bella cifretta.

CdV: - Ah, una domanda? E mi date un aiutino? (Madonna, eccola là con l’AIUTINO!)

Mag.: - E io ancora devo farle la domanda , Annamaria. Lei già vuole l’aiutino?

CdV: - Ah…sì…, è vero. Ha ragione. Complimenti per la trasmissione!( Che t'aripossino..!)

Mag. : - Grazie, Annamaria. Annamaria, stia attenta! Lei ha un minuto di tempo dopo che le ho fatto la domanda. Se risponde entro questo tempo, il montepremi sarà suo. È pronta?

CdV :- Io… sì…sono pronta. Dio, che emozione!

Mag. : - Dunque, un minuto di tempo si ricordi, Annamaria! Questa è la domanda: Di che colore era il cavallo bianco di Napoleone? Un minuto di tempo, via!

CdV:- Un minuto… sì… il cavallo di Arpagone..?

Mag. :- No, Annamaria, non di Arpagone. Di Napoleone! Guardi, le ripeto la domanda. Ma faccia presto a dare la risposta. Il tempo passa! Di che colore era il cavallo bianco di Napoleone? Di Napoleone, Annamaria!

CdV. : - Ah … sì… di Napoleone… e posso avere un piccolo aiutino? (Mo l’AIUTINO lo vuole piccolo. Si è ridimensionato il fatto! Una picconata nella schiena, altro che aiutino ti darei!

La notte successiva faccio questo sogno: sto sul molo del porto della mia cittadina. Ad un tratto sento gridare: “AIUTINO! AIUTINO! E vedo Iva Zanicchi che è caduta in acqua, non sa nuotare e sta per affogare e grida


AIUTINO!

Che faccio glielo do l’aiutino? Ma si, va! Strappo il tappo di sughero dalla bottiglia di vino di un portuale che fa colazione lì, nei pressi, mi avvicino il più possibile sul molo al punto in cui sta annaspando Iva, la casalinga di Voghera e: - Tie', beccati l’aiutino. E le lancio il tappo di sughero! Poi mi sveglio di soprassalto col cuore che mi va a mille! Sono le quattro e un quarto e non riesco più a prendere sonno. Maledetta la casalinga di Voghera!!!

Come è finito il fatto della domanda, mi chiederete?

Niente, il minuto è passato e la casalinga di Voghera non ha dato la risposta. O l’ha data non mi ricordo …il colore che ha detto… se non mi sbaglio ha detto, paonazzo… verde a pallini blu… non ricordo. Alla fine Annamaria è tornata delusa e amareggiata al suo ferro da stiro. Di lì a poco ci è rimasta attaccata, fulminata da una scarica elettrica da 220 volt. Ah! Meno male! Una casalinga di Voghera in meno che non potrà più chiedere l’AIUTINO!

La banca poi, per recuperare il debito del mutuo casa di Annamaria, ha messo all’asta il pollaio.

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